sabato 25 maggio 2013

Riutilizzo e santa colla a caldo - portapinze

Mi piacciono tantissimo i portapinze. Mettono ordine sul tavolo da lavoro. E mettono le pinze in bella mostra (credo di poter dire che per noi le pinze sono come gioielli!). Insomma, da moltissimo tempo ne avrei voluto uno. Acquistarlo? Ma no! "Prima o poi me lo faccio ben io", pensavo. Ieri il raptus. Scatenato da un avanzo di listello d'abete che se ne stava lì sul tavolo da lavoro. Nel giro di un quarto d'ora il portapinze era pronto.


Ho riutilizzato un lungo legnetto rotondo - che usavo a volte per "stenderci" ad asciugare orecchini e anelli verniciati - segato a metà, per fare le "spallette" che impediscono alle pinze eventuali cappottamenti.


E le due metà unite di un tubincino di metallo - acquistato con l'idea rivelatasi errata di farne degli attrezzi per lo stamping - rivestite di spago a cordicina fanno da "sella" per le pinze.


A unire il tutto, santa colla a caldo (regalo ricevuto a Natale: ormai chi mi conosce opta per regalarmi attrezzi...): una rivelazione, facile da usare e utilssima!


Certo, questo portapinze ne ha molti di difetti. Tuttavia, essendo frutto di rapus (me la sono cavata in 10-15 minuti al massimo - ma i tubicini "incordati" erano già pronti, fatti per un altro uso ancora, anch'esso rivelatosi inutile -), me lo tengo soddisfatta.
Ciao a tutti!

martedì 21 maggio 2013

Lavorando...

...supporti, pacchetti, problemi, soluzioni, dubbi, paure, emozione, soddisfazione, pensieri, una certa fatica, terrore, divertimento... Qui in robe da gatti il fermento - di emozioni e produzione - è nel vivo: nuove esperienze ci attendono... Giove pluvio permettendo, domenica 26 maggio esordio on the road ad Aquileia (e solo a dirlo sento un sussulto al cuore)!


Ma mettiamola così: che se robe da gatti o il meteo dovessero essere un disastro (ipotesi del tutto fondate), il luogo salverà, come si suol dire, capra e cavoli. Sì perché Aquileia, inserita nel patrimonio mondiale Unesco, è una cittadina deliziosa che offre siti e musei e scorci di una bellezza inattesa, dal centro storico al lungo fiume Natissa: luoghi che infondono pace e meraviglia.
Basta poi percorrere una decina di chilometri per arrivare nell'isola di Grado - dove in genere, anche se tutt'attorno piove, lì si fa sempre vivo un raggio di sole - e scoprire un mondo a sè: per riassumere in una sola parola le meraviglie che mare e palù (laguna), storia e architettura, paesaggi e natura compongono in questo luogo.
Ciao a tutti!

sabato 18 maggio 2013

Ottone e ametista - orecchini

Dell'ametista magnifica s'è già detto. E allora oggi vi dirò - o, meglio, mostrerò - dell'ametista con l'ottone. Un paio di orecchini nati prima sulla carta. Da un disegno che diceva che il contorno inferiore della perlina avrebbe idealmente chiuso il controno del cerchio di ottone.


Che il cerchio di ottone - tagliato, martellato, anticato e lucidato a mano - avrebbe rinunciato a un piccolo tondo della sua superficie per dare spazio all'ametista, in modo da lasciarla attraversare dalla luce.


Che un chiodino a pallina appiattita,  in un gioco di fome  rotonde, avrebbe dovuto giusto giusto uscire dal contorno ideale del disco e, muovendosi liberamente seguendo i guizzi dell'ametista, avrebbe diffuso, riflettendola, un po' di luce. Infine, che delle monachelle a pallina avrebbero retto gli orecchini.


Il disegno (lui...) era bello: il progetto mi piaceva e visto sulla carta aveva un suo perchè. Passare dalla carta ai fatti... è stato a tratti un po' complicato. Il risultato non è identico a quanto avrei sperato.


Un'ultima nota riguarda il filo d'ottone da 0.8, che ho finalmente trovato. Nella fiamma non ha trovato alcuna difficoltà a formare i pallini. Però i pallini non mi sono venuti belli tondi come con il rame. Vedremo le prossime volte.


Ciao a tutti!

domenica 12 maggio 2013

Moonlight - collana

Volevo unire delle perline di madreperla e farle scendere da una catenina. Poi però... come rinunciare ad abbinare a ogni perlina un po' di rame? E così ho preparato i dischetti: tagliati a mano, forati, battuti, anticati e lucidati. Ed è allora che mi sono resa conto di non aver calcolato i nodini a orefice che avrebbero legato i dischetti alle perline, aggiungendo lunghezza e facendo così uscire dal centro dai dischetti le perline da 6 millimetri. Avrei potuto rifare tutto. Ma le dimensioni dei dischetti di rame mi sembravano perfette per un ciondolo, particolare sì, ma abbastanza discreto. Sicché... che perline scegliere ora? Dove trovare perline così piccine?


Fra le perline di conteria! Cristallo striato d'argento  da 3 millimetri: creano dei piccoli puntini di luce intensa il cui effetto mi piace tanto sulle ombre scure del rame. Un po' come il chiarore della luna nella notte (moonlight).


Ho voluto una lunghezza a girocollo che lasciasse abbastanza in alto e protagonista il ciondolo.


La catena e il moschettone non sono realizzati a mano. Per rendere adattabile la lunghezza della catena, ho aggiunto in chiusura tre perline unite con nodini a orefice: per rendere eventualmente più lunga la catena, si ferma il moschettone fra i nodini delle perline che ornano la chiusura.


I chiodini che reggono le perline sono tutti fatti a mano, a fiamma.

Ciao a tutti!

domenica 5 maggio 2013

Ottone, rame e legno: ottorame - orecchini

All'insegna della variabilità, della serie che dal tempo in giù è tutta una catena. Ma andiamo con ordine. Giornata bellissima oggi, sole e caldo, ma vento. Vento che il più delle volte mi rende nervosa. Vento, quello di oggi, che parla di instabilità, e, infatti, già stasera si stanno addensando nuvoloni. Instabilità fuori e dentro di me: non ho combinato praticamente nulla oggi, e quando non combino nulla divento nervosa e irrequieta. Un umore che si è fatto sentire anche nel paio di orecchini che ho realizzato oggi, quando mi sono messa al tavolo da lavoro. E c'è da dire che lì, soltanto stando lì, mi sono calmata e ritrovata un pochino.


Dicevo, orecchini "instabili": sì, perchè l'idea iniziale era un'altra. Poi lavorando si è rivisto un po' tutto. La forma, che è completamente cambiata in itinere. L'aggiunta delle perline, la cui presenza era del tutto esclusa. Soltanto la texture dei cerchi di ottone, con questa punzonatura, era in programma, sebbene il risultato cui aspiravo era ben altro.


Volevo un ottone punzonato a puntini fitti e disposti con una certa regolarità che avevo in mente. Ma l'umore che mi assaliva - la benedetta instabilità - ha avuto la meglio e n'è venuta fuori una punzonatura nervosa e casuale. Ma stavolta, anziché rifare tutto - come sempre faccio quando qualche cosa non mi convince - ho pensato che in questi puntini c'era in fondo un po' di questa giornata.


Cerchi di ottone e rame - tagliati, texturizzati, anticati e lucidati a mano - uniti con rivetto di rame, volutamente grandicello per decorazione. Monachelle a pallino appiattito per richiamare la forma del rivetto e piccole perline in legno.


E mentre chiudo il post, ecco qualche primo gocciolone dal cielo. Ciao a tutti!