Mi piacciono tantissimo i portapinze. Mettono ordine sul tavolo da lavoro. E mettono le pinze in bella mostra (credo di poter dire che per noi le pinze sono come gioielli!). Insomma, da moltissimo tempo ne avrei voluto uno. Acquistarlo? Ma no! "Prima o poi me lo faccio ben io", pensavo. Ieri il raptus. Scatenato da un avanzo di listello d'abete che se ne stava lì sul tavolo da lavoro. Nel giro di un quarto d'ora il portapinze era pronto.
Ho riutilizzato un lungo legnetto rotondo - che usavo a volte per "stenderci" ad asciugare orecchini e anelli verniciati - segato a metà, per fare le "spallette" che impediscono alle pinze eventuali cappottamenti.
E le due metà unite di un tubincino di metallo - acquistato con l'idea rivelatasi errata di farne degli attrezzi per lo stamping - rivestite di spago a cordicina fanno da "sella" per le pinze.
A unire il tutto, santa colla a caldo (regalo ricevuto a Natale: ormai chi mi conosce opta per regalarmi attrezzi...): una rivelazione, facile da usare e utilssima!
Certo, questo portapinze ne ha molti di difetti. Tuttavia, essendo frutto di rapus (me la sono cavata in 10-15 minuti al massimo - ma i tubicini "incordati" erano già pronti, fatti per un altro uso ancora, anch'esso rivelatosi inutile -), me lo tengo soddisfatta.
Ciao a tutti!